Realtà Virtuale: i Giochi Virtuali più attesi del 2022

La VR è lo step naturale che segue lo storytelling interattivo nell’evoluzione del mondo del gaming. Con la realtà virtuale si passa a un livello di immersione superiore, perché si entra fisicamente nell’ambiente di gioco dove diventare protagonisti.

Si perde così il tramite scomodo dei joypad e dei joystick, passando direttamente ai sensori di movimento e una visione a 360° sullo spazio di gioco, non più bloccata dallo schermo.

VR: tutti i gradi della realtà

Esistono principalmente due gradi di libertà negli ambienti di gioco in VR, quello personale e quello a livello di stanza. Nel secondo caso tutto lo spazio che circonda il giocatore viene sostituito da quello di gioco e ci si può muovere liberamente e camminare. Nella realtà virtuale personale, invece, sono soltanto parti del corpo ad essere al centro del gioco, come le mani e le braccia, oppure la testa.

I diversi visori VR hanno i loro gradi di libertà e permettono di estendere lo spazio di gioco potenzialmente anche in un ambente molto distante rispetto al centro ideale della consolle.

Il grado di realismo può essere davvero incredibile. Muovere una mano nel mondo fisico significa brandire una spada in quello di gioco e rotarsi di scatto fa vedere al personaggio che cosa succede dietro, in tempo reale.

C’è da dire però che giocare in un ambiente completamente libero a lungo andare è stancante, soprattutto se il titolo è particolarmente fisico. Molti giochi preferiscono la VR da seduto o in piedi che resta sempre coinvolgente.

In questo caso i sensori si accontentano dei movimenti delle braccia e di altre combinazioni standard per attivare nel gioco le scene e le azioni.

Le combinazioni possibili nei giochi sono tante, di solito vengono calibrate dalle software house per evitare di stressare i players, soprattutto quelli intensivi come professionisti e appassionati, che immersi nei mondi generati dal software possono perdere anche la cognizione del tempo.

Ovviamente la VR richiede alla consolle e al PC un grado di elaborazione più alto rispetto ai giochi tradizionali, anche se nel mercato c’è convergenza e molte delle piattaforme di ultima generazione tollerano tranquillamente il carico computazionale di titoli in immersione totale.

Questa tecnologia è attualmente disponibile soltanto sulle console PlayStation 4 e 5 e occorre l’apposito visore ufficiale, con buonissimi risultati dal punto di vista della realtà e della velocità di risposta sui titoli che sono stati adattati, oppure creati appositamente per VR.

Il settore dei pc invece è più libero e con un potente hardware dedicato è possibile utilizzare un visore utilizzando la porta HDMI in wireless, quindi liberi da cavi che potrebbero limitare enormemente lo stile di gioco. Occorrono tra i 90 e i 120 fps per un livello fluido di immersione, ma alcuni titoli sono godibili anche a 75 fps.

In ogni caso auricolari e visore devono essere scelti con cautela leggendo bene le recensioni, perché essere esposti per molto tempo allo stress può causare infiammazioni anche gravi al canale uditivo e agli occhi, se ci si lascia prendere troppo la mano.

2022: quali sono le novità più attese

Vediamo quindi quali sono i giochi del 2022 per i quali conviene rompere il salvadanaio e prendere una stazione per VR:

Hitman 3 VR

L’Agente 47, il sicario meglio riuscito della Sony entra nella VR con il capitolo 3, non senza alcuni compromessi.

Ci sono 6 livelli molto complessi per eliminare i bersagli, con ambientazioni ben costruite e sbocchi secondari. Rispetto alla versione classica è più difficile, perché per il massimo dell’immersione non c’è la mappa della visuale. Anche molti automatismi del personaggio sono stati abbandonati per obbligare il giocatore a immedesimarsi.

I problemi più grossi sono il livello di sfida che è salito, una cattiva gestione del pop-up in alcune scene in cui lo sfondo appare e scompare di colpo quando si muove la testa e una certa difficoltà nella mira di precisione, per quanto riguarda l’allineamento.

Lone Echo 2

Il sequel, stavolta in VR, di Lone Echo riporta i giocatori sugli anelli del pianeta Saturno per penetrare con Jack e Liv nello spazio profondo, superando i vincoli del tempo.

Sulla stazione Kronos II con la realtà virtuale ci si trova ad investigare l’origine misteriosa di un’anomalia, con scene di movimento e azione in gravità zero per salvare il capitano Rhodes.

Usando le mani si viaggia in un ambiente realistico, interagendo tramite i controller con le mani del robot per il recupero.

Quello che poteva essere un difetto, il doversi muovere in un ambiente sospeso, è diventato il punto forte, perché le mani sono alla base della propulsione e l’interazione fra gli oggetti fluttuanti e il personaggio.

Questo obbliga ad una gestione fisica che va tra l’ordinario e il millimetrico, dove il normale scostamento della VR diventa davvero assenza di gravità e leggi delle fisica stravolte.

After the Fall

Si sa ancora poco di After the Fall, sparatutto cooperativo in VR attesissimo, perché le poche preview hanno già infiammato la platea degli appassionati dell’ambientazione.

Pensato per team fino a 4 giocatori in VR a immersione totale, vede la squadra, eventualmente supportata dalla IA, in una missione in territorio nemico, armati fino ai denti con un arsenale di pura distruzione per affrontare i non-morti delle razze delle nevi che hanno costretto l’umanità sottoterra.

Dai primi gameplay promozionali che sono stati pubblicati, si prospetta un gioco coinvolgente in VR, ma anche una prova di forza, da fare in uno spazio molto libero vista l’azione prevista.

Warhammer Age of Sigmar Tempestfall

Come sempre, massimo riserbo per questo titolo. Non è neppure chiaro se sarà collegato a Warhammer Age of Sigmar: Storm Ground e quale è la data di uscita prevista.

Sembra che ci sia da interpretare un Lord-Arcanum che a capo di un gruppo di imponenti Stromcast Eternal dovrà recuperare le anime dei fratelli defunti, combattendo contro i Nighthaunt.

Lo stile è quello ormai classico della serie, con scontri in prima persona in catacombe immense e dimenticate, popolate da spiriti malvagi e potenti magie che solo un Lord-Arcanum può sperare di affrontare senza esserne risucchiato per sempre.

Low-Fi

Presentato come il successore ideale di Technolust, a sua volta disponibile anche in VR, è un gioco di nuova concezione in cui il personaggio pattuglia le strade, combatte il crimine e affronta casi misteriosi.

“Low-fi” è il soprannome spregiativo che viene dato a chi non può fondersi con la piattaforma, il simulatore di realtà virtuale in cui ormai vivono immersi quasi tutti.

Ci si trova ad interpretare un poliziotto che è stato sbattuto nel blocco 303 un conglomerato della megalopoli famoso per i criminali di bassa lega e violenti.

In VR si dovrà interagire con gli altri low-fi e le forme di vita artificiali inferiori che si nascondono nei vicoli bui dopo l’ascesa dell’IA e la singolarità.

Wraith The Oblivion Afterlife

Il personaggio è morto, ma non gli è andata bene, perché con la VR, supportata fino alla modalità room, dovrà affrontare gli orrori senza nome della Marclay Mansion, con spettri terribili che gli danno la caccia.

Qual la VR sfrutta al top i propri limiti. Manipolare oggetti dalla distanza, passare attraverso i muri e non sentire il proprio corpo che interagisce con il set è un’esperienza agghiacciante e immersiva.

L’imponente villa Barclay diventa sempre più inquietante mentre si scoprono i segreti delle sue zone maledette e del World of Darkness. Nelle sue stanze si nascondono nemici e indizi che portano verso una verità che solo i morti possono riuscire ad afferrare come via d’uscita.

Giochi Virtuali per VR: cosa ci prospetta il 2022

Il 2022 si prospetta come un anno ricco di attese per il settore VR che sta maturando con la migrazione di titoli attesissimi e la progressiva immersione dei giocatori in un ambiente coinvolgente che sempre di più perde i vecchi limiti e sfrutta la tecnologia a suo vantaggio.

I giochi si fanno sempre più fisici e non soltanto per puntare un controller, ma proprio per muoversi, manipolare oggetti e interagire con il set delle scene in ogni dettaglio, giocando anche sull’inerzia del movimento.